Una delle attività preferite dai viaggiatori di ogni estrazione sociale ed età è, a prescindere dalla meta scelta per la propria vacanza, l’acquisto di souvenir. Ma quali souvenir? I “ricordini“, come li chiamavano le nostre nonne, ricadono spesso in una categoria tutta loro, in equilibrio fra kitsch e pop, che conquista chi li compra ma difficilmente entusiasma chi li riceve.
Come orientarsi se si vuole far capire, dunque, di aver pensato a qualcuno anche durante il proprio viaggio? Oppure se si vuole acquistare un oggetto per sé, il cui valore non scada appena rientrati a casa?
Spazio a disposizione e budget: iniziamo dai fondamentali
A volte si viaggia in economia, per cui comprare creazioni di Murano o ceramiche made in Amalfi non è possibile, ma per fortuna in certi casi ci viene in aiuto internet. In alcune situazioni non importa dove l’oggetto che ci interessa sia stato creato, ma più che altro desideriamo che evochi i luoghi dove siamo stati.
Un esempio pratico sono i tappeti patchwork dal prezzo imbattibile di TrendCarpet, che presentano le palette delle località più caratteristiche d’Italia, dai rossi e le terracotte di Pompei ai bianchi che richiamano i Sassi di Matera. È un’idea che risolve un secondo problema: non tutti i souvenir di viaggio sono trasportabili! Perché, allora, non li facciamo arrivare direttamente a casa nostra?
Tra bancarelle e turismo (eco)sostenibile
Per risparmiare potremmo anche essere tentati di curiosare fra le bancarelle che stazionano al di fuori dei principali monumenti: un errore etico, perché i soldi spesi lì non aiutano l’economia locale, ma sfruttano persone indifese, costringendole a turni di lavoro lunghissimi e in condizioni disumane.
Se vogliamo poi continuare sull’onda della sostenibilità, guardiamo al lato ecologico delle nostre azioni come turisti. Molti di noi potrebbero essere tentati dall’idea di raccogliere conchiglie e sabbia se la loro vacanza si è svolta in località di mare o presso laghi cristallini… Ma spesso queste azioni sono vietate per legge e punite severamente. Meglio informarsi!
Le idee in più per dei souvenir veramente originali
Per dei ricordi di viaggio diversi dal solito, nulla ci vieta di raccogliere dalle spiagge, piuttosto, quei pezzi di vetro lavorati dalle onde: raccolti in un bel barattolo, coloreranno davanzali e scrivanie, e in più avremo fatto un gesto per l’ambiente.
Nelle città d’arte, se si vuole fare attenzione alle spese, meglio optare per prodotti alimentari tipici, facilmente recuperabili in un qualsiasi supermercato, oppure locandine e poster di eventi locali – spesso si possono recuperare gratis presso gli enti del turismo di zona!