Cinque Terre e Sorrento, Riviera Romagnola e Cilento: queste località costiere sono state ampiamente pubblicizzate e, di conseguenza, “scoperte” anche dal flusso di turisti stranieri che, incessante, si riversa in Italia nel periodo estivo.
Eppure c’è un tratto di costa sul Mare Adriatico dove le masse (ancora) non si riversano, che offre un’esperienza di vacanza e di esplorazione del territorio tutto sommato autentica e non declinata per far contenti gli stranieri. Il tutto a una frazione dei prezzi di luoghi ben più pubblicizzati.
Adriatico ancora da esplorare
A sud di Ancona, i visitatori troveranno prima il promontorio del Conero con le sue località più importanti, e a seguire la cosiddetta Costa dei Trabocchi. Siamo a cavallo di Marche e Abruzzo, lontani dalle feste infinite della Romagna ma anche dal tutto esaurito della Puglia.
Fra località premiate dal riconoscimento della Bandiera Blu, come Francavilla al Mare o la stessa Numana, e splendidi poster sulle eccellenze alimentari del territorio, dal tartufo alle olive all’ascolana, dai bocconotti alle pallotte cacio e ova, una vacanza in questi luoghi è davvero adatta a tutti e risulta, nella sua eterogeneità, davvero rigenerante.
L’offerta turistica tra Conero e Trabocchi
Festival teatrali e musicali, night club e stabilimenti balneari economici, parchi divertimento per famiglie e agriturismi dove esplorare le tipicità del territorio… Questa porzione di costa adriatica, della lunghezza di circa 230 chilometri, offre una grandissima varietà di attività e intrattenimento per un pubblico quanto più variegato. Dai single alle persone di una certa età, ci sono possibilità infinite qui!
E anche addentrandosi nell’area fra la provincia di Ancona e quella di Chieti è possibile scoprire borghi e cittadine che sono autentiche perle, quasi ferme nel tempo, dove scoprire un’Italia diversa dai cliché.
Una nota sui “trabocchi”
Il nome Costa dei Trabocchi è relativamente recente e serve a “marketizzare” un esempio di archeologia non industriale ma sicuramente legata alla presenza dell’uomo e al suo lavoro.
Con il nome “trabocco” si intende una struttura a metà strada tra il pontile e la palafitta, che serviva anticamente per il rimessaggio di reti e altra attrezzatura da pesca. All’occorrenza poteva servire come ricovero temporaneo per chi era stato sorpreso in mare da qualche tempesta ma era ancora lontano dal porto di destinazione.
Dopo anni di abbandono, la maggior parte di queste strutture in legno così caratteristiche è stata recuperata, moltissime di esse trasformate in ristoranti. Visitare questo tratto specifico di costa, dunque, non solo serve a scoprire una tradizione antica, ma anche ad… assaggiare prelibatezze locali: qui il cibo offerto è rigorosamente a km zero!
Un consiglio per i turisti
Il clima ventilato e mite della costa adriatica la rende adatta al turismo anche prima e dopo la stagione estiva: il nostro suggerimento è di evitare i mesi di luglio e agosto, ma di prenotare a maggio, giugno, settembre od ottobre. Prezzi più bassi e la sensazione di avere un territorio a propria esclusiva disposizione!